Full Moon

Estinguere a comando 
la puntuta caccia dei miei occhi, 
serrando palpebre di grata 
alle iridi di ferro acceso, 
facendo nido all'interno 
dell'immagine che ho di te, 
senza più cercarla altrove, 
incatenata al mio possesso. 

Sei ovunque e non ci sei, 
ti proclami innocente, 
ma l'innocenza è muta 
e io sono aquila feroce, 
a scavarmi il cuore mutilato, 
con il becco intinto 
tra le lacrime del sangue, 
fingendo albe sulla scena 
e sorrisi in maschera di ghiaccio. 

Ululo alla Luna obliqua 
che scompare in vie di mezzo. 
Torno lupo, mi avvolgo stretto 
nella pelle d'orso di bambino, 
sotterro il capo nel cuscino, 
per non sentire più quel grido, 
che, a tratti, mi sfugge ancora.

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