Licantropia: realtà o fantasia?
Le storie sulla licantropia hanno origini remotissime, già nella Bibbia si narra la vicenda del re Nabucodonosor che per la sua vanità, fu trasformato in una specie di lupo e assunse un comportamento animalesco. La credenza sui licantropi (dal greco lykos, che significa lupo e anthropos, uomo) e che in seguito furono definiti “lupi mannari” (dal latino lupus hominarius, che sta per lupo simile all’uomo). In numerosissime leggende o storie è presente questa inquietante figura.
Fino a qualche anno fa si credeva che la licantropia fosse una sorta di malattia facilmente spiegabile in termini medici. Tale malattia, ovviamente di natura sconosciuta, induceva un uomo ad assumere, in certi momenti della sua vita o in certi periodi, le sembianze di un lupo; alcuni ritenevano addirittura che la peluria del corpo potesse aumentare in modo vistoso e che unghia e denti assumessero la forma tipica di quelli di un lupo. In queste condizioni, “il malato” era indotto a vagare per i boschi nascondendosi dagli altri uomini e aggredendo i poveri sfortunati che incontrava sul suo cammino. Terminata la crisi, l’uomo tornava alla normalità, conducendo una vita normale e non ricordando nulla di ciò che gli era accaduto. Questa opinione fu alimentata dalla produzione di film horror sull’argomento. Oggi, nonostante la gente consideri l’esistenza del licantropo solo una leggenda, vi è ancora, per alcuni, la credenza che la licantropia sia una malattia ben definita che, ovviamente senza l’aumento di peli e la crescita dei denti, induca ugualmente un uomo ad assumere l’atteggiamento di un lupo, facendolo ululare e camminare a quattro zampe nelle notti di luna piena. Non esiste una teoria specifica su questo disturbo, si tratta soltanto di una forma di delirio che si può esprimere in diversi disturbi psichiatrici di personalità di tipo paranoide o in alcune forme di psicosi. Tale delirio, definito “zooantropico” è rappresentato dalla convinzione patologica di un soggetto di trasformarsi in un animale o che alcuni organi del suo corpo si stiano tramutando in quelli di animali. nulla di più. In psichiatria, la condizione in cui vi è la convinzione di trasformarsi in lupo è definita anche “licantropia di Nabucodonosor”. così denominata per rappresentare soltanto una delle tante modalità di esprimersi che ha un pensiero delirante. Non ci sono né peli, né ululati nelle notti di luna piena, ma solo un’idea patologica.
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