Il mito di Licaone
Licaone fu il primo licantropo e da lui discendono tutti gli altri lupi mannari. Si racconta che Giove, avendo udito storie di terribili riti che si facevano in Arcadia, avesse voluto andare a controllare sotto false spoglie, trasformandosi in un contadino. Un giorno giunse davanti la porta del palazzo di Licaone, e gli chiese ospitalità. Licaone acconsentì, ma solo per uccidere il nuovo arrivato e mangiarselo. Però, Licaone, sospettò la falsa natura dell'ospite e volle mettere alla prova Giove. L'indomani Licaone servì a tavola la carne di uno schiavo e attese che Giove mangiasse. Giove scoprì l'inganno e fece cadere il castello di Licaone, schiacciando tutti i suoi servi e tutti i guerrieri. Solo Licaone rimase vivo, ma per punizione Giove lo trasformò nella bestia che più gli si addiceva: un lupo enorme e ferocissimo. Licaone diventò un lupo, ma restò in possesso delle sue facoltà mentali e meditò vendetta. Una notte Licaone scalò il monte Olimpo e si introdusse nella stanza dove Giove dormiva con in mano una spada. Giove si svegliò prima che la spada lo colpisse e condannò Licaone a vagare per sempre tra i boschi divorando esseri umani.
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